Non è una leggenda metropolitana, purtroppo, le auto che prendono fuoco da sole esistono davvero. E no, non serve un incidente o un guasto clamoroso: in molti casi basta una perdita di carburante, un tubo secco o, semplicemente, un po’ di disattenzione. Soprattutto adesso, con il caldo estivo, il rischio di autocombustione, cioè di incendi che partono spontaneamente sotto il cofano, aumenta in modo significativo.
Per questo, oggi, vogliamo parlarti in modo semplice e diretto del perché le auto prendono fuoco, quali sono i sintomi da non sottovalutare e come la manutenzione può davvero salvarti l’auto, e non solo.
Una nota tecnica: cosa succede davvero quando un’auto prende fuoco
Dal punto di vista tecnico, l’incendio in un’auto nasce sempre da un innesco: può essere una scintilla elettrica, un surriscaldamento locale o semplicemente il contatto di vapori infiammabili con una superficie già rovente (pensiamo a un collettore di scarico). Le temperature nel vano motore, soprattutto in estate o dopo lunghi tragitti, possono superare tranquillamente i 300-400 gradi in prossimità dei collettori, e benzina e vapori d’olio, con i loro bassi punti di infiammabilità, trovano facilmente condizioni adatte innescare un incendio. E da lì, il fuoco si propaga velocemente, favorito anche dalla presenza di materiali plastici, insonorizzazioni e componenti in gomma. Per questo è fondamentale prevenire perdite e controllare gli impianti più esposti.
Le cause più comuni delle autocombustioni
Naturalmente tutti i costruttori hanno a cuore la totale sicurezza antincendio e lavorano per rendere quanto più sicuri possibile i vani motore. Quando un’auto prende fuoco, quasi sempre il colpevole è uno di questi fattori:
- Perdite di carburante: un piccolo trafilamento di benzina o gasolio su un collettore caldo può bastare. La benzina evapora facilmente, e i suoi vapori sono altamente infiammabili. In estate, con temperature già alte, basta una scintilla o un accumulo di calore.
- Tubi e manicotti rovinati: col tempo, tubi del carburante o dell’olio si seccano e si screpolano. Se non vengono sostituiti, possono creparsi e far fuoriuscire liquidi infiammabili vicino a zone calde del motore.
- Cablaggi elettrici danneggiati: un filo spelato o una connessione ossidata può generare cortocircuiti e scintille, soprattutto in veicoli più anziani o lasciati troppo tempo fermi.
- Mancanza di pulizia sotto il cofano: foglie secche, olio, residui di sporco vicino al motore agiscono come esche pronte a bruciare. Spesso bastano pochi grammi di materiale combustibile nel posto sbagliato.
- Modifiche fai-da-te mal realizzate: impianti installati senza le dovute certificazioni, elaborazioni amatoriali, bypass e riparazioni improvvisate sono tra le principali cause di incendio spontaneo.
Diesel o benzina: chi rischia di più?
La risposta è semplice: le auto a benzina rischiano di più. Infatti la benzina è molto più volatile del gasolio e i suoi vapori sono più facili da incendiare. Nei motori diesel, peraltro, il carburante viene iniettato ad alta pressione e non evapora facilmente.
Detto questo, anche un’auto diesel può prendere fuoco, soprattutto se presenta perdite di olio motore, cablaggi elettrici in cattivo stato, accumuli di sporco vicino al turbo o ai collettori.
Prevenire è (molto) meglio che spegnere
All’Officina Meccanica di Santo, lo diciamo sempre chiaro ai clienti: la prevenzione parte dalla manutenzione ordinaria e dalla cura della tua auto. Se vuoi evitare che la tua auto prenda fuoco sotto il sole d’agosto, questi sono gli interventi da non trascurare:
- Controllo periodico dei tubi carburante: vanno verificati almeno una volta all’anno, specie dopo i 5-6 anni di vita dell’auto. Se mostrano secchezza, screpolature o segni di usura, vanno sostituiti senza aspettare.
- Ispezione perdite olio o carburante: la classica goccia sotto il motore, o il trasudamento nei tubi, non vanno mai ignorati. Può essere il primo segnale di un problema serio.
- Pulizia motore: un motore pulito non è solo una questione estetica. Riduce la presenza di materiali infiammabili e facilita il raffreddamento del vano motore.
- Verifica impianto elettrico: su auto più anziane è buona norma controllare il cablaggio, soprattutto nelle zone dove i fili sono più soggetti a sfregamento o vibrazioni.
Attenzione ai lavori non certificati: mai affidarsi a esperti improvvisati per impianti a gas o modifiche particolari. Per questi lavori è sempre meglio affidarsi ad un’autofficina autorizzata e certificata. La sicurezza viene sempre prima.
Il caldo estivo aumenta il rischio
In estate, ogni auto lavora più sotto sforzo, il motore è più caldo, le temperature esterne sono più alte e la benzina evapora più velocemente. Un piccolo problema che d’inverno non farebbe danni può trasformarsi in un incendio in pochi minuti.
Proprio per questo, prima di un viaggio, una vacanza o semplicemente di affrontare i mesi più caldi, un check-up generale diventa fondamentale.
In conclusione è sempre meglio prevenire per continuare a viaggiare sereni. Vero, fortunatamente gli incendi auto sono rari, ma quando succedono, lasciano pochi margini di intervento. La buona notizia è che quasi sempre si possono prevenire.
Un controllo periodico, una manutenzione attenta, una pulizia completa, e soprattutto un occhio vigile alle piccole anomalie, possono davvero fare la differenza. All’Officina Meccanica Di Santo ci occupiamo ogni giorno di verifiche di sicurezza, manutenzioni preventive e sostituzioni mirate: meglio una giornata in officina oggi, che restare fermi in autostrada domani.