Qual è la prima cosa che guardi quando desideri sostituire la tua vecchia auto e comprarne una nuova?
Classica domanda piena di curiosità che, chi è curioso rivolge a tutti.
Tante possono essere le risposte: comfort, accessori, consumo ed ecologia, alimentazione oppure la scelta è semplicemente emozionale. Per questo continuiamo a parlare di brand. Come abbiamo già detto il potere del brand oggi è sempre più forte e vale la pena conoscere un po’ della loro storia.
Di quale marchio parliamo oggi? Di Peugeot.
Nascita e percorso storico
Un brand nato sotto la famiglia Peugeot, quando i figli di Jean Pierre Peugeot, Jean-Pierre II e Jean-Frédéric rilevarono il vecchio mulino di Sous-Cratet, comune francese, da adibire fonderia e laminatoio. I figli cominciarono a creare le basi per quello che sarebbe diventato un impero che trova nelle sue radici le tecniche per fondere l’acciaio che diventando sempre più innovative, riuscirono a conquistarsi clienti in Svizzera, Italia e Turchia.
Ma la vera domanda è: “cosa producevano”? la produzione seguiva in corso degli eventi e si adattava spesso e volentieri alle tendenze di mercato. Passarono dalla produzione di lame per seghe a quella di orologi, dalle stecche per ombrelli, alla produzione di molle e persino ad alcuni componenti in metallo per alcune ditte che producevano prodotti di corsetteria. Sulla linea d’onda del cambiamento i fratelli Peugeot non si sono mai fermati, anzi, hanno corso. Tra i cambiamenti più significativi si trovano nel 1842, quando i due fratelli si associano ai fratelli Jackson di Manchester cambiando la ragione sociale in “Peugeot aînés et Jackson frères”, e poi ancora nel 1848, dopo la crisi economica, l’impresa prende il nome di “Peugeot Frères”iniziando a fabbricare montature in acciaio per crinoline e accessori di moda. Nel 1847 abbiamo l’utilizzo, per la prima volta, dello stemma con un leone sopra una freccia. Nel 1850 nasce ufficialmente il logo del leone su due piedi. Questi sono gli anni in cui troviamo a capo dell’azienda i fratelli Jules ed Émile Peugeot i quali introdurranno poi i rispettivi giovanissimi figli e sarà finalmente quest’ultimo ad avviare la produzione automobilistica.
Le prime automobili della casa francese furono prodotte a partire dal 1890. Avevano 4 marce, 2 CV e raggiungevano la velocità di 20 km/h. Il motore a benzina dell’epoca, un bicilindrico di origine Daimler, fu in seguito sostituito da un motore Peugeot. I motori Daimler utilizzati nelle prime Peugeot non provenivano direttamente dalla Germania, ma venivano forniti alla Peugeot dalla Panhard & Levassor, con la quale Armand Peugeot era in ottimi rapporti.
I modelli che hanno fatto la storia.
Sapevate, quindi, che questo marchio non è nato subito con la produzione di autovetture? Beh, se non lo sapevate prima, adesso si.
Quindi, adesso che siamo arrivati finalmente alla nascita di Peugeot come azienda produttrice di automobili, la domanda sorge spontanea: quali sono i modelli che hanno fatto la storia?
PEUGEOT TIPO 3
Fu la prima auto a circolare in Italia e fu ordinata il 3 agosto del 1892 e arriva a Vicenza l’anno successivo. Quest’auto sarà guidata da Gaetano Rossi.
Ma la tipo 2? Effettivamente la Tipo 2 è stato il primo modello ufficiale della Peugeot. La ricordiamo perché è stata la prima autovettura con un motore a combustione interna, prodotta da Armand Peugeot, tra il 1890 e il 1891. Ma a quanto pare il lancio della Tipo 3 è stata molto più significativa e ottenne decisamente più successo. La Type 3 ottenne un successo decisamente superiore, grazie anche ai suoi successi sportivi nei primissimi esempi di competizioni automobilistiche della storia.
LION PEUGEOT
Presentata nel 1901, ma prodotta dal 1902, Peugeot rende disponibile anche una motocicletta , inaugurando un settore commerciale tuttora attivo. Nel 1905 il ramo della famiglia, che inizialmente non credeva nell’auto, deve ricredersi e a catalogo troviamo le prime Peugeot con il Leone come marchio sul radiatore: sono le Lion Peugeot. Dopo pochi anni, esattamente nel 1910, i due rami si riuniscono e la gamma di modelli di auto viene razionalizzata. Fino allora la Lion Peugeot aveva prodotto già 7 800 veicoli.
ECLIPSE
A partire dagli anni 30 la Peugeot offre la prima coupè-cabriolet meglio conosciuta come Eclipse. Il 1934 viene ricordato anche per l’inaugurazione della 402 nella sua versione sportiva Darl’mat. Nel settembre del 1935 Peugeot lancia la 402 con linea aerodinamica e subito propone di serie l’Eclipse. Ma questo è solo l’inizio, negli anni ’40 arriva la 203 che presenta dotazioni uniche, infatti per la prima volta un’auto è dotata di riscaldamento interno. Anni critici questi con lo scoppio della guerra che non vede l’arrestarsi del marchio e della sua produzione che versa il suo contributo ad un periodo di criticità come questo. Come? I fratelli Peugeot riuscirono per tempo ad installare officina di ripiego per l’aeronautica a Bordeaux, garantendo mobilità alle poste e ai medici.
PEUGEOT 203
Quale auto ricordiamo ancora? Il modello che segnò la rinascita dopo il periodo della grande guerra. Un modello progettato all’inizio del 1941, in pieno conflitto mondiale. Tra i tanti in cantiere questo è stato il progetto su cui hanno spinto di più con l’intenzione di riportare in auge un brand del lusso. La cosa interessante è che il progetto è stato condotto in gran segreto perché il regime nazista aveva occupato molte fabbriche tra cui anche quella della Peugeot. Alla progettazione e realizzazione della parte meccanica, furono destinati gli ingegneri Chamuzeau, Yoder e Dornier, mentre il disegno della carrozzeria fu affidato ad un’équipe formata da cinque designers: Mathon, Bonal, Hennequin, Rollet e Chenelot. Ne scaturì quasi subito una linea aerodinamica ispirata allo stile anni quaranta in voga negli Stati Uniti, con la coda molto arrotondata ed il lunotto diviso in due parti. Quest’ultima soluzione sarebbe stata ben presto accantonata, così come quella del frontale di forma ovale con fari solo parzialmente integrati. In ogni caso si aveva l’intenzione di rompere la tradizione stilistica che aveva caratterizzato il marchio per oltre 30’anni. Nel 1946 sarà in fase di ultimazione. L’anno successivo sarà dedicato principalmente all’industrializzazione del progetto. Il debutto avverrà nel mese di ottobre a seguito delle ultime prove su strada, presentandola in anteprima al Salone di Parigi.
Un marchio in evoluzione
Ma qual è l’immagine che si è costruita questo marchio nel corso del tempo?
Ve lo diciamo subito: Il Leone Rampante. Cosa rappresenta? Potere e lealtà, i due valori di cui il marchio si è fatto forte. A quanto pare il leone è un simbolo araldico sia in Scozia che in Francia. Non troviamo solo un leone, ma un leone rampante, dritto sulle due zampe posteriori, con le due zampe anteriori sollevate e la faccia rivolta verso sinistra. Sicurezza e audacia, probabilmente volevano comunicare questo e questo si sono dimostrati: sicuri e audaci. Vediamo di ripercorrere le varie tappe di un logo in evoluzione:
1847
Siamo alla fine della grande guerra, momento a cui i fratelli Peugeot non si sono abbassati, hanno cercato di perseverare e di lottare. Una forza e un’audacia che proprio in questo anno li porta ad identificarsi con la figura del leone, per sottolineare la durabilità della stessa azienda. Il leone è a quattro zampe, fiero e sull’attenti, con le zampe che posano su una freccia, per sottolineare la volontà di voler progredire nel corso del tempo.
1858 – 1948
Tempo di cambiamenti per la famiglia Peugeot che nel 1858 assumono un gioielliere per disegnare il marchio. Di nuovo un leone in piedi su una freccia, ma con un tocco più moderno e inserito in una cornice a forma di stemma.
1948 – 1955
L’anno 1948 rappresenta un periodo di cambiamento. Perché? Perché il logo viene posizionato sui cofani delle auto. Inoltre il leone è stato ridisegnato, non è più a quattro zampe, ma su due. Un’ispirazione che viene dalla Franca COntea. Era posto su uno scudo con una cornice rettangolare ad angolo arrotondato.
1955 – 1960
A quanto pare il cambiamento diventa una prerogativa del marchio che muta forma nuovamente nel 1955 utilizzando una cornice a forma di scudo. Anche qui il leone è in piedi sulle sue gambe e il nome del marchio diventa adesso parte del logo, sopra la testa del leone.
1960 – 1968
Nel 1960 Abbiamo invece solo la testa del leone che diventa tridimensionale, con una folta chioma e criniera. Il nome non scompare, ma rimane sempre sopra la testa del leone. Cambiamento e ripresa di elementi preesistenti diventa la strategia prima della costruzione di un qualcosa che anche se muta rimane sempre riconoscibile. in questo caso si parla del nome, che anche se rimane, si presenta con un nuovo lettering, più audace. Anche il colore adesso cambia ed è vicino al rame.
1968 – 1975
Ancora una volta cambia. Nel 1968 troviamo una versione simile del logo ma leggermente più semplificata: possiamo vedere la testa piatta di un leone. La combinazione di colori varia dall’oro al cromo. Possiamo ammirare una versione minimalista rispetto agli altri, ciò che non viene meno è la potenza che decanta l’immagine.
1975 – 1998
“Lion outline”, è così che è stato chiamato il logo del 1975. Insomma, il leone rampante sembra essere finalmente tornato per non andarsene più. Un velo di sentimentalismo per i tempi passati? Che fine ha fatto il “guardare la cambiamento”? Eccolo il cambiamento, il Leone è tornato in piedi, ma ora sembra futuristico. La silhouette argentata dell’animale viene posata su uno sfondo nero dove la linea cresta aggiunge volume ed energia al logo. l’anno dopo il nero scopare per lasciare porto al blu, regalando più luminosità.
1998 – 2010
Nel 1988 il leone è diventato più grande e ha le zampe, che simboleggiano il potere dell’azienda. Cosa abbiamo? Un leone bianco – argentato che è stato posizionato su un quadrato blu che si trova sopra la targhetta del marchio. la scritta del wordmark era in gessetto con chiare linee rette e un’ombra nera.
2010 – Oggi
Siamo arrivati finalmente ai giorni nostri e come potete vedere abbiamo un logo molto attuale che regala dinamicità e intensità. Un logo dall’effetto 3D restituito dal gioco dei grigi metallici. Il leone pare più robusto e stabile rispetto alla versione precedente, al contrario il lettering del nome sembra essersi assottigliato e colorato di blu.
Il marchio Peugeot oggi
Abbiamo parlato della storia della nascita di questo grande colosso nel mondo automobilistico, riportato alla memoria le prime vetture che hanno fatto la storia per poi vedere una serie incessanti di cambiamenti che hanno reso il logo quello che è oggi.
Ma tutto cambia, così come lo stesso gruppo si trova a cambiare nel 1974 quando entra a far parte del gruppo PSA, acronimo di: Peugeot Société Anonyme. Come specificato da IlSole24h:
“Con l’acquisto del 38,2% di Citroen da parte di Peugeot SA. Nel 1976, con l’incremento della partecipazione all’89,95% nacque il Gruppo PSA, poi modificato in PSA Peugeot Citroen dal 1991 al 2016. Con il fallimento di Chrysler Europe nel 1978, al costo simbolico di un dollaro PSA entrò in possesso dei marchi Simca, Talbot e degli stabilimenti presenti in Europa del marchio americano. L’operazione non portò a grandi risultati, con la chiusura definitiva dei due marchi negli anni ’90.”
A quanto pare il gruppo non si è fatto scappare la possibilità di generare nuove alleanze come quella con FCA per la produzione di veicoli commerciali. Un’alleanza generata in tempi molto recenti che ha visto la nascita di Stellantis.
“16 gennaio 2021: è la data ufficiale di nascita di Stellantis, il nuovo colosso automobilistico frutto della fusione tra i gruppi Fiat Chrysler e PSA. Come da attese, i due costruttori hanno perfezionato l’accordo di fusione annunciato il 18 dicembre del 2019 e successivamente modificato per tener conto dell’impatto economico-
finanziario della pandemia di coronavirus”. Questo è quanto viene annunciato all’indomani della data ufficiale su Quattroruote.
Nata dalla fusione tra i gruppi PSA e Fiat Chrysler Automobiles, la società ha sede ad Amsterdam e controlla quattordici marchi automobilistici.
Tra questi vi sono brand come Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati … a cui il nuovo gruppo dedicherà cura e attenzione volto al progresso e all’innovazione. Già preannunciata è la nuova Alfa Romeo Giulietta del 2022: “…un rilancio (l’ennesimo) che punta a riportarla nella zona alta del mercato mettendo le radici nel mondo del Premium ed avvicinarsi quanto più possibile alla concorrenza tedesca. Il nuovo percorso del brand del Biscione è stato affidato a Jean-Philippe Imparato, reduce da 4 anni di successi in Peugeot”. Questo è quanto annunciato su MotoriOnline.
Innovazione e cambiamento
La Peugeot ci ha regalato le nostre macchine del cuore dal momento della sua nascita e non si è mai fermata.
Noi d’altra parte cosa possiamo fare per prenderci cura della nostra auto? Da autofficina certificata quale siamo, la prima risposta che possiamo dare è quella di effettuare revisioni periodiche. Basta procrastinare! L’attenzione verso le pratiche auto può essere il primo passo per prendersene cura.
Cosa sono le revisioni? Potremmo provare a definirlo il check up obbligatorio per la legge italiana. Con la revisione, l’auto è sottoposta a controlli finalizzati a verificare determinate condizioni d’usura del veicolo. In particolare, i controlli effettuati al momento della revisione auto, sono su:
- Emissioni inquinanti (gas di scarico)
- Emissioni sonore (rumorosità)
- Sicurezza
Il secondi consiglio che ci riserviamo di darti sono i tagliandi periodici. Anche qui, non sapete cosa sono? Ve lo spieghiamo noi: sono verifiche periodiche delle componenti dell’auto. Con queste verifiche si mira a salvaguardare il corretto funzionamento e l’efficienza del veicolo, posticipando – per quanto possibile – lo stato di usura delle componenti meccaniche.
Ma non vogliamo dimenticare nulla, proprio per questo tra i nostri consigli aggiungiamo anche la pulizia e l’igiene per la vostra auto. Di questi tempi non si è mai abbastanza prudenti e una prima prevenzione parte dal nostro fido destriero che ci porta ovunque, ovvero la nostra auto. Le nostre auto del cuore devono poter rimanere una sicurezza, sia a livello meccanico, con periodiche manutenzioni tecniche che sottostanno anche alle regole burocratiche, ma anche tenendole pulite. Come fare? il primo modo per avere a cura l’igiene della propria auto è quello di controllare costantemente l’impianto di climatizzazione.
“Il climatizzatore è importante tutto l’anno, anche d’inverno, per evitare l’appannamento dei vetri e respirare aria a corretta umidità. D’estate, specie prima della partenza delle meritate vacanze, è necessario controllare l’impianto di climatizzazione per evitare di ritrovarsi a far la sauna con il gran caldo”.
Ovviamente, oltre al sistema di climatizzazione e purificazione dell’abitacolo interno, è opportuno effettuare una sanificazione periodica. Come? Anche questo ve lo spieghiamo noi: con BACTOBAN, un sistema di sanificazione che sfrutta la migliore tecnologia nel settore di nebulizzazione del liquido disinfettante. Il sistema di nebulizzazione a ultrasuoni permette di generare le particelle del liquido la sanificazione dell’abitacolo all’ozono per rendere l’ambiente pulito e inodore.
Sanificare e revisionare sono elementi imprescindibili per garantire a tutti gli automobilisti una partenza in sicurezza. Ma noi vogliamo fare di più, infatti oltre alla sanificazione interna, venendo da noi dell’Autofficina Di Santo Paolo, avrete la possibilità di usufruire anche dell’ autolavaggio e valutare l’opzione migliore per voi tra self service e portale automatico. Offriamo ogni tipo di soluzione per ogni tipo di esigenza, anche in questo periodo, un periodo che ha messo a dura prova tutti, ma noi siamo più duri perché vogliamo fare in modo di rendervi sempre felici e soddisfatti.
Dallo scoppio della pandemia sono cambiate tante cose, proprio per questo abbiamo dovuto dotare i nostri uffici di pannelli protettivi e sistema di prenotazione in modo tale da mantenere la nostra clientela nella più totale sicurezza.
Quindi, Niente paura, perché la nostra officina pensa a tutto!
- Revisioni
- Manutenzione auto
- Controllo e tagliandi
- Autolavaggio e sanificazione
- Rispetto delle norme sanitarie e di prevenzione alla diffusione pandemica
L’autofficina Di Santo Paolo di San Salvo si occupa di tutto questo. Per qualsiasi tipo di dubbio, informazione, prenotazione di appuntamento ed esigenze puoi contattarci allo 0873 343270 oppure allo 0873 344056.
Puoi anche inviarci una mail se hai delle necessità particolari: info@autofficinadisanto.it.
Oppure passare a trovarci! Siamo a San Salvo (Ch) in via Marisa Bellisario, 6.