Viaggiare in sicurezza: tutto passa dagli pneumatici

L’inverno è arrivato e con lui la necessità di maggiore attenzione e sicurezza nella guida; le strade sempre più bagnate a causa delle piogge e umidità, la neve in agguato in zone di montagne, richiedono una crescente e costante attenzione quando ci si mette al volante.

Qual è una delle prime fonti di sicurezza per la propria vettura? Gli pneumatici, risposta esatta!

A proposito, sai che è tempo di sostituirli con le gomme invernali? C’è un obbligo di legge da rispettare e, di conseguenza, delle sanzioni in caso di violazione: da 41 a 168 euro se viene fermato mentre circola nei centri abitati e da 84 a 355 euro se l’accertamento avviene al di fuori.

Dopo averti ricordato questo importante particolare, oggi ti parliamo degli pneumatici e delle loro caratteristiche.

Domanda: esistono diversi tipi di pneumatici?

Risposta affermative e, in particolare, sono di 3 tipologie:

  • Simmetrici: presentano lo stesso identico disegno ed intaglio del battistrada sui due lati. Trovano spazio su vetture utilitarie o che comunque non richiedono particolari esigenze di tenuta;
  • Asimmetrici: hanno un disegno degli intagli del battistrada differente tra interno ed esterno che li rende adatti ad esigenze diverse. L’esterno, meno intagliato, garantisce ottime risposte in curva e massima tenuta sull’asciutto mentre l’interno, più intagliato, permette al meglio il drenaggio e l’evacuazione dell’acqua in condizioni di bagnato;
  • Direzionali: presentano un disegno del battistrada a freccia, convergente verso il centro. Sono particolarmente indicati per vetture sportive o comunque ad alte prestazioni in quanto garantiscono un’ottima tenuta, grazie alla maggior trazione esercitata verso il centro dello pneumatico.

Altra domanda: come faccio a sapere quando sostituirli?

Per capire se è arrivata l’ora di cambiare le gomme alla nostra auto bisogna ispezionarle con cura per capire il loro stato d’usura o la presenza di segni d’invecchiamento.

Uno pneumatico potrebbe avere un’età effettiva di soli 3 anni, ma dimostrare già segni di invecchiamento come crepe sui fianchi o bolle d’aria.

Questi segni dovrebbero subito indirizzarci verso un gommista per la sostituzione.

Inoltre, è importante ricordare che gli pneumatici sono dotati di “indicatori di usura” che evidenziano sul battistrada, sotto forma di strisce trasversali lisce, quando la profondità di scultura residua è di soli 1,6 mm. Tale profondità di 1,6 mm è divenuta la minima ammessa con l’art. 66 Legge 142 del 19-2-1992.

Il limite di 1.6 mm imposto dalla legge è poco sicuro soprattutto ai fini di un’ottima aderenza su fondo bagnato, o in altre situazioni con coefficienti di aderenza molto bassi; questo perchè, in caso di avverse condizioni meteo, l’aderenza sarebbe compromessa dal fatto che le scanalature di 1.6 mm di spessore non potrebbero riuscire a far defluire l’acqua all’esterno con rischi di acquaplaning e perdite di aderenza.

Inoltre c’è da ravvisare che le attuali mescole tendono ad indurirsi dopo circa 4 anni e quindi difficilmente (per non dire mai) si consumeranno del tutto.

Quindi ormai prassi comune cambiare le gomme più per una questione di età (appena si induriscono diventano molto scivolose) che d’usura.

Ti starai ancora chiedendo: ok, tenere d’occhio gli “indicatori d’usura” ma quale modello scegliere per la mia automobile?

Ammettiamolo (donne e uomini), l’osservazione delle gomme è una cosa che 7 automobilisti su 10 trascurano…  Questo disinteresse nei loro confronti è un gravissimo errore se pensiamo che gli pneumatici sono fondamentali per la nostra sicurezza durante il viaggio, tanto quanto ABS e Airbag.

Una premessa importante è doverosa sta nel fatto che l’evoluzione tecnologica ha migliorato (e non di poco) la tenuta e la resistenza delle gomme.

E non solo! L’attenzione per l’ambiente e il clima, ha permesso a diverse realtà territoriali di creare nuovi progetti green come che riguardano anche gli penumatici:

“Da Gomma a Gomma di Ecotyre è il progetto, primo in Italia per numero di soci (quasi 800) e secondo per quantitativi di PFU gestiti (oltre 44 milioni di kg nel 2018) che, insieme a importanti partner tecnici, ha contribuito a realizzare il primo nuovo pneumatico verde.”

A questo punto passiamo al sodo cioè come leggere una gomma di automobile? Ecco alcuni punti essenziali:

  1. Senso di rotazione obbligato, negli pneumatici con intagli asimmetrici che prevengono l’aquaplaning solo se ruotano nella direzione corretta; questo implica che un pneumatico, montato su cerchione, non può essere impiegato su un lato diverso.
  2. TWI: in corrispondenza dell’indicatore di usura, un tassello che compare all’interno di una scanalatura principale del battistrada per indicare che si è raggiunto lo spessore minimo di legge di 1,6 mm.
  3. Larghezza della sezione (in mm) e altezza della sezione, come percentuale rispetto alla larghezza della sezione (in questo caso, l’altezza della sezione è il 70% della larghezza, cioè circa 130 mm).
  4. R = pneumatico a struttura radiale; se utilizzabile a velocità superiore a 240 km/h, il simbolo è ZR.
  5. Tubeless: può essere utilizzato senza camera d’aria.
  6. M+S (o anche M/S, M&S, M.S): indica uno pneumatico “per uso invernale”, cioè particolarmente adatto per pioggia, neve sciolta e fango e basse temperature; inadatto per uso ad alte temperature e all’asciutto.
  7. DOT: indica la settimana (prime due cifre) e anno (ultima cifra o ultime due cifre) di costruzione

Il DOT (Department Of Transportation = Dipartimento dei Trasporti Americano) è una marcatura legale richiesta in molti paesi per poter commercializzare il prodotto. La presenza quindi di DOT significa che lo pneumatico eguaglia o supera gli standard di sicurezza del Department of Trasportationis.

Esempio di DOT:

  • il pneumatico eguaglia o supera gli standard di sicurezza del Department of Trasportation;
  • Codice di fabbricazione (assegnato dal DOT);
  • Codice di misura dello pneumatico;
  • Simboli opzionali riferiti al produttore (per l’identificazione della marca e altri importanti caratteristiche);
  • Data di fabbricazione (prime due cifre settimana, ultime due anno).

 

Insomma, viaggiare in sicurezza e tranquillità significa fare anche attenzione agli pneumatici e alla loro integrità!

Ci permettiamo però di ricordati altri elementi essenziali per essere tranquilli e rispettare la legge come, per esempio, fare la revisione:

“Il certificato di revisione verrà rilasciato dalle autorità competenti che hanno effettuato un controllo tecnico e conterrà una valutazione del veicolo. Tali dati saranno trasmessi anche al ministero Infrastrutture e Trasporti. In caso di ‘re-immatricolazione’ di un veicolo già immatricolato in un altro Stato membro dell’Unione europea, si legge nel decreto, il certificato di revisione rilasciato da tale Stato sarà riconosciuto valido in Italia a condizione che tenga conto della frequenza dei controlli in Italia. Il certificato di revisione rimane comunque valido in caso di trasferimento di proprietà del veicolo relativamente al quale è stato rilasciato un valido attestato di controllo tecnico periodico.”

Per qualsiasi altro tipo di intervento anche solo per rendere la vettura più lucente e pulita, ti aspettiamo a San Salvo in via Marisa Bellisario, 6.

La tua auto sarà coccolata, sicura e pronta a darti in comfort che cerchi su ogni tipo di strada!