Mobilità sostenibile, un tema attuale di cui ti abbiamo parlato e che oggi riprendiamo perché vi è un aspetto importante e correlato alle auto elettriche: le colonnine per ricaricarle.
Elemento di non poco conto, vero? Se acquisti un’automobile elettrica, devi sapere e dove ricaricarla!
Ecco il motivo per cui torniamo sull’argomento.
In primis ti diamo una mappa dove trovare tutte le stazioni in Italia e in Europa dove ricaricare la tua automobile: visita il sito evway.net per essere sempre informato e aggiornato.
In secondo luogo: sai che molte case automobilistiche per il 2019 prevedono modelli esclusivamente con motore elettrico?
“Audi e-Tron Sportback E’ il primo SUV interamente elettrico a trazione integrale di casa Audi e sarà il capostipite di una famiglia di veicoli 100% elettrici. Destinata a essere una delle migliori auto elettriche del 2019.”
Una vera e propria rivoluzione dunque che ha compiuto i primi concreti passi nella scorsa estate con la ratifica dell’accordo di programma con le Regioni (come riportato dal sito ediportale.com) il quale prevede l’accettazione di finanziamenti per:
- redazione del programma della mobilità elettrica,
- progettazione dei siti di ricarica, acquisto e installazione degli impianti (comprensivo delle opere necessarie alla messa in opera),
- campagna di comunicazione mirata all’informazione all’utenza sul servizio offerto.
Il valore complessivo dell’acquisto e installazione non può essere inferiore al 70% del valore complessivo del progetto.
Gli interventi per l’installazione delle colonnine di ricarica, assorbiranno in totale 72,2 milioni di euro e il Ministero delle Infrastrutture offrirà un cofinanziamento complessivo pari a 27,7 milioni di euro.
Un finanziamento imponente che viene altresì disciplinato dal Decreto del 3 agosto 2017, ratificato sulla Gazzetta Ufficiale, in materia di “Individuazione delle dichiarazioni, attestazioni, asseverazioni, nonché degli elaborati tecnici da presentare a corredo della segnalazione certificata di inizio attività per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici”.
In esso si stabilisce che:
“La realizzazione di punti di ricarica in immobili e aree private anche aperte ad uso pubblico resta attività libera non soggetta ad autorizzazione né a segnalazione certificata di inizio di attività se sono rispettati i seguenti requisiti e condizioni:
- il punto di ricarica non richiede una nuova connessione alla rete di distribuzione elettrica né una modifica della connessione esistente;
- il punto di ricarica è conforme ai vigenti standard tecnici e di sicurezza;
- l’installazione del punto di ricarica è effettuata da un soggetto abilitato e nel rispetto delle norme di sicurezza elettriche;
- l’installatore deve rilasciare un certificato di conformità dell’impianto e del suo funzionamento alle norme di sicurezza elettrica.”
A proposito di sicurezza, luoghi aperti etc… che succede se si vive in condominio?
Anche in questi casi esiste una normativa, entrata in vigore con il 2018, che obbliga
“a predisporre punti di ricarica nei nuovi edifici residenziali con almeno 10 unità abitative, includendo anche edifici a diverso uso con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e gli edifici soggetti a ristrutturazione profonda. In tutti questi casi sarà obbligatorio predisporre un numero di punti di ricarica pari al 20% dei posti auto presenti.” (hdmotori.it)
Un decennio fa era impensabile guidare delle macchine che si ricaricano come uno smartphone! Eppure l’evoluzione tecnologica sta portando anche a questo.
E tu, sei pronto a questa rivoluzione nella mobilità sostenibile?
Pensi sia giunto il momento di rispettare l’ambiente?
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Quindi, perché rinunciare ad avere una macchina che rispetta l’ambiente?
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